…rispondendo alla richiesta di 2000 lavoratori che, tramite IDV, hanno chiesto al Ministero chiarimenti sull’utilizzo di soldi pubblici! Notizia di oggi, il Ministero delle attività Produttive ha sganciato decine di milioni di euro a questi “mantenuti” con il soldi dei cittadinii!!! Il governo pensa che sia finita così? Se lo scordi! E’ solo l’inizio…Condividete per favore!

La multinazionale Italo Francese STMicroelectronics, società controllata dallo Stato italiano e dallo Stato francese, ha attuato una politica di esternalizzazione che ha coinvolto 1923 lavoratori che rischiano di perdere il posto di lavoro. L’operazione di cessione è legata al progetto di realizzazione di un mega stabilimento denominato M6 (anno 2000), destinato all’attività di sviluppo e industrializzazione di memorie FLASH. Nonostante lo stabilimento sia stato finanziato con soldi pubblici per circa 500 milioni di euro, l’attività non è mai realmente iniziata e, attraverso una serie di passaggi societari altamente discutibili, STMicroelectonics si è sostanzialmente liberata dei lavoratori assunti nell’ambito del progetto di finanziamento dello stabilimento M6, riacquisendo, attraverso trasferimenti di attività in società collegate, il suddetto stabilimento per partecipare ad un ulteriore finanziamento pubblico legato al progetto del fotovoltaico (Joint Venture con Sharp e Enel Green Power), dove il contributo di STMicroelectronics è rappresentato proprio dallo stabilimento M6. La Numonyx è stata a sua volta acquisita dalla società americana Micron Tecnology, e si teme per la garanzie di stabilità occupazionale.

Nella procedura di informazione e consultazione sindacale ex art. 47 relativa alla cessione di ramo d’azienda da STMicroelectronics Srl a STMicroelectronics M6 Srl, la società cessionaria (STMicroelectronics M6 Srl) nemmeno esisteva, e l’accordo è stato firmato dal cedente (STMicroelectronics Srl) anche in nome e per conto del cessionario.

http://italiadeivalori.antoniodipietro.com/dipartimenti/lavoro/2010/06/-normal-0-14-microsoftinternetexplorer4.html

23 luglio 2010

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